I primi Paesi al mondo per spesa in ricerca e sviluppo – 1996/2018

La spesa in ricerca e sviluppo (R&S) è da sempre un elemento centrale per capire come i singoli Paesi stanno investendo a medio-lungo termine. Infatti, una forte spesa da parte di pubblico e privato in questo settore vuol dire nel concreto investire in scienza e tecnologie. Vuol dire aumentare la propria competitivtà rispetto alla concorrenza. Nell’articolo di oggi vederemo l’analisi dei dati sulla spesa in R&S dal 1996 al 2018.

I primi 20 paesi al mondo per spesa in ricerca e sviluppo nel 2018

Iniziamo spiegando prima di tutto cosa si intende con questo parametro. La spesa per la ricerca e lo sviluppo si riferisce alla spesa lorda in questo settore in relazione al PIL dei singoli paesi (in percentuale). Includono sia le spese in conto capitale che quelle correnti nei quattro settori principali: Impresa commerciale, Governo, Istruzione superiore e Privato non profit. La R&S copre la ricerca di base, la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale

Spiegato quindi che in questo parametro rientra sia la spesa pubblica che quella privata, quali sono I primi 20 paesi al mondo per spesa in ricerca e sviluppo – 1996/2018?

Il primo Paese per questo parametro è Israele. Infatti questa nazione spende, nel 2018, quasi il 5% del proprio PIL in ricerca e sviluppo. Un dato decisamente alto, ma che non è molto distante dalla seconda nazione: la Korea del Sud. Anche in Korea infatti la spesa è molto alta: 4,81. Più distaccati troviamo la Svizzera con un valore di 3,37%, la Svezia con 3,34% e il Giappone con 3,26%. In generale i Paesi che hanno una spesa superiore al 3% sono 8. A seguire troviamo poi un gruppo di altre 8 nazioni con una spesa superiore al 2%. Di questo gruppo fa parte anche gli Stati Uniti d’America che si classifica al nono posto. In quindicesima posizione infine troviamo l’Australia, che chiude la top 20 – primo Paese dell’Oceania – con un valore di 1,87%.

I dati della spesa e ricerca in sviluppo nel 1996

Sopra abbiamo visto nel corso del tempo quali sono state le prime 20 nazioni al mondo per spesa in ricerca e sviluppo rispetto al PIL. Ma a livello mondiale qual è stato l’andamento nel corso degli ultimi 20 anni? La spesa è cresciuta o diminuita?

A livello mondiale, com’è possibile vedere nel grafico qua sopra, l’andamento è positivo. Se nel 1996 il dato della spesa mondiale in ricerca e sviluppo era pari al 1,97%, nel 2018 il dato è arrivato a quota 2,27%. La crescita è stata quindi di +0.30 punti rispetto al PIL. Un dato sicuramente non piccolo, visto che ogni punto percentuale a livello mondiale rappresenta una grossa variazione. Ma in ogni caso, nonostante un trend tutto sommato positivo, i dati sono ancora distanti rispetto agli obiettivi che i diversi governi si sono dati.

A livello di Unione Europea il dato obiettivo è infatti il 3% del PIL speso in questo settore. Ma, com’è possibile vedere anche dalla grafica qua sotto, per moltissimi Paesi siamo ancora distanti da questo traguardo. Un esempio su tutti riguarda l’Italia che pur essendo una delle principali nazioni al mondo per produzione manifatturiera, è al 22esimo posto per investimenti in questo settore.

La spesa in ricerca e sviluppo in Italia

Abbiamo visto sopra come l’Italia, nel 2018, sia in 22esima posizione nel mondo per spesa in ricerca e sviluppo. Ma qual è il divario tra l’Italia e la media mondiale? E quale tra la prima nazione al mondo, Israele?

Anche se l’Italia è riuscita ad aumentare la sua spesa negli anni, superando l’1%, siamo ancora troppo lontani dalla media mondiale. La distanza tra l’Italia e il mondo nel tempo si è leggermente ridotta, soprattutto dal 2007 in poi. Ma il divario è ancora molto ampio. Parliamo infatti di quasi 0,9 punti tra l’Italia e il mondo. Se poi confrontiamo, come si vede nel grafico, i dati dell’Italia con quelli di Israele, si nota che per quest’ultima nazione la crescita negli ultimi anni è stata molto ampia. Il divario tra Israele e l’Italia, infatti, è di oltre 3,5 punti. Un divario che nel 1996 era di poco più di un punto e mezzo.

Un altro importante aspetto è come in buona parte la spesa in ricerca provenga dal settore pubblico: fatta 100 la spesa totale il 35% proviene dal settore pubblico e solo il 52,10% dalle imprese. Un dato decisamente diverso dalla media Europea dove la spesa pubblica è del 30,9% e quella privata delle imprese del 56,60%.

Le nazioni al mondo con più ricercatori (ogni 1000 lavoratori)

E a livello di ricercatori ogni 1000 lavoratori e lavoratrici quale nazioni ha i dati migliori? È interessante notare, com’era facile prevedibile, che nelle nazioni dove è maggiore la spesa percentuale per la ricerca sia più alto anche il numero di lavoratori e lavoratrici in ricerca. In questo i dati dell’OECD non mostrano i dati di Israele, ma in generale le prime posizione delle nazioni per spesa in ricerca sono simili alle prime nazioni per ricercatori ogni 1000 lavoratori. Gli Stati Uniti nel 2019 avevano una posizione, la tredicesima, leggermente distante dalla posizione che avevano per spesa in ricerca.

Fonte e dati

Per realizzare questo articolo ho utilizzato diverso fonti. La prima, per il video, è stata la Banca Mondiale. Per quanto riguarda invece i dati di ricercatori ogni 1000 lavoratori ho utilizzato il database OECD. Per i dati sull’Italia i commenti sono stati realizzati leggendo il report fornito da ISTAT.

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Video e testi sono a completa disposizione di ricercatori, giornalisti ecc.

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